la memoria è un ponte verso la libertà

Fotografie

Non è in cielo,  tantomeno là dove sei sepolto, che ti sento. È dentro me. Il mio corpo contiene oggi due anime: la mia e la tua. Ci sono unioni che neppure la morte può dividere. Per te è stata una certezza fin dal nostro primo incontro. Io ho avuto qualche incertezza all’inizio ma in fondo dentro me l’ho capito anch’io da subito e infatti, nonostante tutte le difficoltà, ho viaggiato solo in quella direzione senza mai lasciarti la mano.
Fin da bambina ho sempre avuto la sensazione che da qualche parte, là fuori, nel mondo, ci fosse l’altra parte di me che un giorno mi avrebbe raggiunto. Poi col passare degli anni e ciò che ho vissuto, ho iniziato a pensare fossero solo pensieri romantici favoleschi. Eppure dentro me continuavo ad aspettare il mio “Godot”, o per meglio dire, il mio “Yang”. E poi un giorno sei arrivato Tu e ho capito che il cerchio si era completato.
Ci sono amori che nemmeno la morte può separare. Per questo a 18 anni da quel luglio, in un altro luglio, con te sono morta anch’io. E nulla potrà cambiare ciò. Non ci potrà essere altra rinascita, non ci potrà essere altra vita. Rimane questo corpo che mi porto addosso, abitato dalla mia e tua anima, che sopravvive alla stessa morte.

Qui pubblicherò qualche fotografia di dove questo corpo ci condurrà, a testimonianza dei luoghi che proseguiremo a visitare insieme.

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L’Aia dei Musei, Avezzano

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Basilica Madonna di Pietraquaria

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