Sette mesi che manchi alla sedia, alle lenzuola, alla cucina.
Sette mesi che manchi alla via, all’autostrada, al volante dell’auto.
Sette mesi che manchi al cappotto, alla sciarpa, alla tracolla del borsello che ti raddrizzavo, agli occhiali tondi.
Sette mesi che manchi ai minuti, alle parole, ai respiri; all’alba e al buio. Ai miei passi.
Manchi alle cuffie e al microfono della radio, alle canzoni da ascoltare, ai proverbi.
Sette mesi in cui i colori hanno perso saturazione, tonalità e luminosità. Il segnalibro è rimasto fermo sulla stessa pagina, la penna senza cappuccio.
Sette mesi in cui il mio cuore è instabile fra il battere e la pausa. Sette mesi che ti aspetto.