Mamma ci aveva lasciato da poco più di un anno. Maggio era il mese del suo compleanno. Babbo stava ancora bene… nonostante tutto. O almeno aveva la forza di mostrarlo.
Ho sempre pensato di avere lo stesso carattere di mio padre… ma non è così. Lui è stato capace di andare avanti dopo aver perso mamma con una forza che io non ho. Coglievamo le sue lacrime ogni poco: – Sono diventato vecchio, mi commuovo per nulla. Va tutto bene.
Chissà quando si trovava da solo a casa quante lacrime avrà versato! Senz’altro anche per lui era finita tutta la sua vita, e lentamente, per ben 11 anni, ha portato avanti la sua agonia.
Tu, amore mio, mi hai aiutato a stargli vicino. Fra me e lui, dopo mamma, si era stabilito un rapporto che prima non c’era mai stato, o perlomeno si era sempre riparato dietro il “non detto”. Ma io ero pur sempre sua figlia e tu, invece, hai saputo trasmettergli quella complicità di interessi, persino la complicità dell’amore per me.
Babbo, subito dopo la morte di mamma ti disse: – È ora che iniziamo a darci del tu.
Noi dovevamo andare a San Marino. E tu lo hai invitato con noi, così come avevi già fatto e come avresti fatto tutti gli anni a venire. Avevi imparato a conoscere i suoi interessi e così lo portasti a visitare tutta San Marino. Monumenti, chiese, il Palazzo Ducale. E gli raccontasti per ogni luogo tutta la storia. Come vi somigliavate in questo! Lui ti raccontava di Torino, a volte andavate per commissioni solo voi due e lui ti portava nelle sedi della banca che era stata la sua vita, per le strade di Torino e ti raccontava la storia. Hai sempre ricordato le sue parole.
– Ho conosciuto solo una persona per cui vengono prima gli altri di se stesso: suo padre.
Lo hai raccontato e ripetuto a tante persone.
È stato così bello vedervi insieme! E oggi mi chiedo se aveva ragione lui, se esiste davvero qualcosa dopo la morte, come lui ne era fermamente convinto. E allora mi chiedo se vi siete reincontrati in qualche modo. Se c’è un dopo, lui sarà senz’altro con mamma. E chissà se insieme potete percepire me, qui da sola.
Grazie, grazie anche per tutto quello che hai fatto per babbo.