Ho acquistato l’adattatore per attaccare gli auricolari allo smartphone.

Sì, lo so, lo avevo già… ma non riesco più a trovarlo. Prima o poi salterà fuori, non è la prima volta che capita. Ora ne avevo urgenza per poter ascoltare la tua voce mentre mi addormento. Ascolto le tue trasmissioni radio.

Ho bisogno di sentirti.

Ho messo la tua foto come sfondo del telefono. Ho bisogno di vederti. Quando mi sveglio, quando la tua mancanza è più forte, quando… quando… quando. Ho bisogno di vedere il tuo volto, guardarti negli occhi come nostra consuetudine e parlarti. Mi dà la certezza che tu ci sei ancora, che tu non mi hai abbandonato.

O almeno così voglio pensare.

Non mi abituerò mai alla tua assenza, a non sistemarti la maglia sulla schiena, aggiustarti il nodo alla cravatta o la sciarpa. A non tagliarti i capelli, sceglierti gli abbinamenti per i vestiti. Non darti il bacio della buonanotte.

Non c’è, né mai ci potrà essere, rassegnazione. C’è solo la dolorosa attesa di raggiungerti.