la memoria è un ponte verso la libertà

La tua voce…

Amore mio, oggi ho cercato di tenermi più impegnata possibile per distrarmi… stamattina sono passati clienti/amici e così le ore sono trascorse un po’ più velocemente; nel pomeriggio ho cercato, senza successo, di riformattare quel vecchio Mac che conosci bene. Me lo regalasti tu i primi anni…

Ma il pensiero è sempre lì, a te e alla consapevolezza che non tornerai mai più.

Ora sto ascoltando la tua voce… la trasmisisone “ora curiosa #1-18”. E qual’è il primo proverbio che tu mi suggerisci in questo episodio che ho scelto?

– “Legarsela al dito”: nell’antichità, in Turchia, i cavalieri legavano al dito dell’amata un filo d’oro come promessa d’amore da non dimenticare. L’usanza in seguito si trasformò con l’anello di fidanzamento. Il dito scelto fu l’anulare, da “ānus – anello”, e si scelse quello della mano sinistra perché si pensava che fosse collegato da una vena direttamente al cuore. Oggi l’espressione ha perso ogni aspetto romantico. “Legarsela al dito” significa sempre “non dimenticare” ma riferito a non scordare un torto, nell’attesa del momento della vendetta…

Un caso? Io che voglio leggerci un collegamento? Probabilmente è così… Oppure in qualche modo tu piloti le mie scelte, i miei passi, come messaggio da inviarmi?

So che sentire la tua voce mi tiene compagnia, fa sì che riesca a sentirti ancora un po’ vicino. La tua voce, le nostre fotografie… ché già non posso toccarti, non posso rifugiarmi nel tuo abbraccio.

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