Io vorrei sorridere pensandoti. Vorrei che il ricordo del nostro amore fosse felicità. E invece devo stordirmi di altri pensieri perché la disperazione è più forte. Ogni alba mi ricorda che c’è un nuovo giorno da far passare, un altro ancora. Ed io auspico un’eclissi perenne, che non torni più mattino. Non ci sia risveglio. Non voglio domani che non ti contenga, non voglio abituarmi alla tua assenza. È una vita che non m’appartiene; una vita che il mio corpo, mente, ogni muscolo e nervo, rigetta.

Io vorresi sorridere pensandoti. E invece proprio qui, al centro del petto, brucia il respiro; il gelo m’invade. Non blocco il pianto. Lo stomaco si rivolta.

E la disperazione la condivido solo con te, con te che non ci sei. È con te che parlo, te che cerco. Nel tuo abbraccio che mi ritrovo, in quel “noi”, cellula indivisibile.