la memoria è un ponte verso la libertà

Guida tu!

Ti ho sognato. Ho sognato di noi. Eravamo andati a fare una gita e visitavamo una chiesa dove nel frattempo ci sono stati ben due matrimoni.
Siamo ripartiti con l’auto e facendo manovra hai toccato un’auto parcheggiata ove c’erano delle persone dentro. Alla guida una ragazza. L’hai appena sfiorata senza arrecare alcun danno. Lei non se ne era neppure accorta. Ma tu, con la tua consueta correttezza, sei sceso ugualmente per avvertirla. Quell’auto aveva tutta la fiancata già urtata. La tipa ha iniziato a fare storie e noi a sostenere che, ovviamente, i danni della sua auto non potevano essere imputati a noi. Da un’auto, ferma in seconda fila poco più avanti, si è affacciata dal finestrino del posto conducente un’altra donna chiedendo cosa accadeva. Io mi sono avvicinata e le ho spiegato. Erano i parenti, lei la madre della ragazza. Sono scesi e loro stessi hanno ammesso che l’auto della figlia era già danneggiata precedentemente. Ci stavamo salutando e tu hai voluto regalarle una tua maglietta a mani corte, color amaranto, pressoché nuova che era appartenuta a tuo padre.
Siamo ripartiti e mi hai chiesto di guidare. In auto con noi c’erano mio figlio e sua moglie. Io avevo appena acquistato dei piccoli regalini per tutte le nipoti.
— Per dirmi lui di guidare, deve essere molto stanco.
E tu lo hai ammesso.
La strada era in ripida discesa. Mi stavo ancora sistemando: c’era qualcosa per terra che s’intrecciava ai miei piedi e ai pedali. Tu hai tolto il freno a mano e l’auto è partita velocemente. Non potevo frenare perché non riuscivo a districarmi i piedi tra i petali. Non avevo alcun timore, mi sentivo tranquilla perché sapevo che c’eri tu al mio fianco e non poteva accadermi nulla. Sarei riuscita a liberarmi i piedi e accedere ai pedali. Nel frattempo la governavo col volante per non andare a sbattere. Tu hai posato la tua mano sulla mia, sulla leva del cambio. Come hai fatto mille volte.

Mi sono svegliata.

So che è stato un tuo messaggio per dirmi che ora tocca a me guidare ma non mi accadrà nulla e ce la farò perché tu sarai sempre accanto a me. Hai dovuto lasciarmi la guida perché tu eri troppo stanco.

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