la memoria è un ponte verso la libertà

e io continuo a parlare di te…

Ricominciato l’anno scolastico. Bambini e ragazzi tornano sui banchi di scuola. Alcuni oggi, qualcuno domani e qualcun’altro mercoledì.
Anche i nostri nipoti ripartono. I più piccoli oggi, N. domani e J. il giorno dopo. A San Marino non so.

Con le scuole riparte la nuova routine annuale. Per tutti. Non per me.
Io ormai sono fuori dal mondo, spettatrice, mi giungono rumori e immagini che non mi appartengono. Nell’anima mi nutro di soli ricordi.

Oggi mi avresti chiesto di ogni nipote che classe iniziava, se avevo notizie di com’era andata. Tu, dicevi, non riuscivi a tenere il conto. Mi avresti chiesto: – Gli hai fatto gli auguri anche da parte mia?
E poi, anche io e te, avremmo ricominciato a programmare il nuovo anno.

Oggi, da sola, non ho più voglia di programmare nulla. Non c’è più futuro per me, non c’è neppure presente. C’è solo ieri. E il passato non si progetta, il passato si ricorda, si rimpiange.

Oggi ci saremmo nuovamente raccontati qualche aneddoto dei tempi delle nostre scuole. Sempre gli stessi ai quali ogni tanto si aggiungeva quache particolare dimenticato le volte precedenti. E alla fine avremmo commentato di come anche la scuola sia molto cambiata dai nostri tempi in cui la cartella era sempre la stessa tutti gli anni; semmai si cambiava al nuovo ciclo. I libri erano molti di meno ma con tante pagine in più e molte immagini in meno. Quando entrava la maestra o i professori in aula ci si alzava in piedi. E avremmo finito per ripetere: – Era meglio allora!

Mi sento sempre più vicino alle mie nonne. Nonna Lena viveva delle telefonate a mamma per avere notizie di quella vita dopo di lei. Nonna Lina era spettatrice in casa. Sempre più nel loro silenzio. Io allora non capivo, non potevo capire. Per me era tutto normale. Nessuno poteva capire, nemmeno mamma e babbo. Non c’è spazio nel proprio silenzio perché gli altri possano entrare e comprendere. Il silenzio è popolato di voci e volti che gli altri non vedono; solo tu prosegui a sentire.

Tutto è ripartito dopo la pausa estiva. Come se nulla fosse cambiato. Per me e te, Fiore, il mondo si è oscurato.

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