la memoria è un ponte verso la libertà

Due mesi…

Due mesi… esattamente 63 giorni… da quando io e te siamo in un’altra dimensione, amore mio.
Continuo a vivere come se fosse una lontananza temporanea, con la sensazione che una sera tu mi suonerai il campanello e mi dirai che sei tornato. O come se una mattina io dovessi svegliarmi e rivederti dormire accanto a me, accorgendomi che è stato solo uno dei miei ripetuti incubi da raccontarti.
D’altro canto è già un tempo lunghissimo ed ogni notte mi domando come potrò affrontare un nuovo giorno senza te. Sono sprofondata in un precipizio e per quanto tenti disperatamente di aggrapparmi a qualche appiglio, sento la terra mancarmi sotto i piedi e le mani scivolare sulle pietre.
Ultimamente è ripreso il dolore al polso sinistro, quello a cui sono stata operata lo scorso anno. Probabilmente è un disturbo psicosomatico di dolore dell’anima. Non possiamo separare l’anima dal corpo senonché con la morte di quest’ultimo.

Ho terrore di tutti i giorni che mi restano da far passare senza te.

Ti ricordi il film Ladyhawke? Una sera lo rivedemmo insieme. Una fiaba ambientata nel Ducento di Richard Donner. Un sortilegio condanna due amanti a non incontrarsi mai: la notte lui si trasforma in lupo; la luce del giorno che lo riporta ad essere uomo, trasforma lei in falco. Destinati a non poter vivere il loro amore, fino a quando un’eclisse solare dissolve il maleficio. È stato girato al Castello della Rocca di Calascio, all’interno dei confini del Parco Nazionale del Gran Sasso, in Abruzzo.

Quando sarà la nostra eclissi solare?

Buona parte di questa triste ricorrenza l’ho trascorsa con Stefano e Cinzia: due amici speciali. Siamo stati ad Alba Fucens; abbiamo avuto la fortuna di poter entrare nella Chiesa di San Pietro trovando la custode sul posto per un precedente appuntamento. Ti ho rivisto seduto su quegli scalini con nostra nipotina a cui offrivi un fiore. Siamo scesi fino all’anfiteatro e al sito archeologico.

Abbiamo proseguito con una passeggiata al centro storico di Ovindoli dove abbiamo anche pranzato, per poi spostarci alle Gole di Celano.
Ricordi? – Un vecchio e un bambino… – avevo intitolato quella foto. Ho ancora sentito la tua voce ripetere: – Non sono vecchio!

Ogni nostro momento che rivivo, torno a dirti: – Non so come sia potuta accadere la genesi dell’alchimia perfetta fra noi due. Abbiamo saputo fin da subito che nemmeno la morte avrebbe potuto dividerci. Ma che dolore, Fiore, oggi non poterti abbracciare!

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