la memoria è un ponte verso la libertà

Con-dividere

Qui c’è un grande silenzio. Ovunque vado c’è un grande silenzio. È un silenzio che mi porto dentro da quando non sento più la tua voce.

Mi ripeto che gli anni trascorreranno più veloci di quanto possa sembrare, non saranno così lunghi. Mi riprometto, più volte ogni giorno, che sono qui per testimoniare, per trasmettere che abbiamo ancora tanto bisogno di uomini giusti, che credono e vivono nella correttezza; di uomini buoni, gentili. E uomini così ne esistono, non è vero che sono valori desueti, non è vero che nessuno più ci crede. Sono in mezzo a noi; incontrarli, riconoscerli, può salvarti la vita.
Sono qui per testimoniare che al di là delle mode del momento che ci vogliono tutti soli, non c’è nulla di più appagante che scegliere di condividere la vita con un’altra persona. Con-dividere significa: spartire insieme, possedere insieme, offrire se stessi ad un’altra persona. Spartire insieme lacrime e sorrisi, vittorie e inciampi, passioni e delusioni, salute e malattia. E si può fare.

Sono qui per testimoniare. Lo devo al nostro amore, ai nostri figli, ai nostri nipoti. Lo devo a quest’ipotesi di vita che mi è stata un giorno data. Prima di salutarla. Lo devo per mantenerti vivo, per mantenerci vivi, nonostante tutto. Per mantenerci insieme. Per non permettere che tutto sia finito, perso, morto.

Me lo ripeto ogni giorno. E un attimo dopo tutto gira davanti ai miei occhi, sono io ad essere inglobata in un vortice inarrestabile. Perdo l’equilibrio. E l’oggi, il domani, non esistono più. C’è solo il vuoto, il buio, il silenzio.

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