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19 marzo

19 marzo… festa del papà… S. Giuseppe!
Per tanti anni della mia vita questo giorno ha rappresentato una festività dal respiro sacro, più di altre come il Natale o la Pasqua, oppure i compleanni. Festa di papà e onomastico di mamma! Era il giorno in cui si festeggiavano i genitori.

A mamma compravo un mazzo di fiori; credo di aver saltato pochissimi anni fin dall’infanzia. Era il dono che più gradiva. Senz’altro avrebbe preferito riceverli ogni tanto da suo marito, ma babbo era assolutamente impreparato per avere coscienza di quanto quel piccolo gesto avrebbe fatto la differenza per mamma. Senz’altro avrebbe amato riceverli dai suoi figli maschi, ma non mi risulta che sia mai accaduto in tutta la vita.
Ero la sola a farlo. E il più bel grazie era il sorriso che gli sbocciava sul viso ogni qualvolta.

A papà solitamente regalavo cravatte o oggetti per la scrivania: di entrambi ha accumulato una nutrita collezione. Lui era persino meno avvezzo di mamma a gesti affettuosi: gli unici che ricordo sono un fuggevole grazie e il bacio in fronte. È stata un’esclusiva di mio padre il bacio in fronte, un gesto che mi ha sempre suggerito un grande senso di protezione.

Sei orfana quando il 19 marzo non è più una festività sacra!

E sei sola quando aprendo gli occhi la mattina non c’è più il tuo uomo accanto a cui dare un bacio sussurando — auguri papà — oltre il buongiorno. Un rituale durato diciotto anni. Tu sorridevi quando ti dicevo — Dopotutto sei anche un po’ il mio papà!
Sapevo bene quanto desideravi riceverli dai tuoi figli e certo io non potevo sostituirli. Ma capivo quanto ti faceva piacere che ti riconoscessi il tuo ruolo di padre e il sacrosanto diritto agli auguri. Sei stato un padre eccezionale e possono essere orogliosi di averti avuto.

Non so se babbo e mamma possano oggi essere vicino a me, dalla nuova dimensione. Penso siano distratti da altro, come lo erano in vita, per potermi ascoltare. Ma ho la certezza che tu sia accanto a me e sappiamo comunicare ancora. E se tu puoi oggi essere tramite, riferisci a babbo e mamma che loro figlia prosegue a fargli gli auguri.

Auguri papà Fiore! — il mio bacio tu puoi sentirlo — Oggi vorrei tanto averti dato quel figlio nostro che tu hai tanto desiderato, per poterti festeggiare insieme

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